“La tristezza arancione è la tristezza dell’ansia e dell’inquietudine, è la tristezza di un palloncino arancione che vola sopra vette innevate, è la tristezza delle capre selvatiche, la tristezza di contare, come quando si teme che un altro carico di pensieri stia per entrare in casa, che un soufflé o un Cessna cadranno in quell’unico giorno preservato perché non fosse triste, è la macchia arancione di una volpe in lontananza, parla la strana lingua ramificata dei fantasmi e delle batterie esaurite, è la tristezza di tutte le cose lasciate che rimangono in forno e si dimenticano al mattino, e come tale, questa tristezza arancione si perde del tutto tra noi, e se ne perde anche la ragione.”